Pula (Pola)

Anfiteatro di Pula
Anfiteatro di Pula

Pula (Pola), nella punta meridionale della penisola è la città più grande dell’Istria con 59.080 abitanti (dati risalenti al 2005). La città eccelle nella produzione di vino, nella pesca, costruzione navale e turismo. Pula fu inoltre il centro amministrativo dell’Istria dai tempi dell’Antica Roma e attualmente ospita il Festival di cinema più importante della Croazia, giunto a 52 edizioni.

La sua origine mitologica ha a che vedere con i Colchidiani i quali, dopo aver inseguito Giasone per recuperare il vello rubato e non essendo riusciti a catturarlo, non osarono tornare al loro Paese, si fermarono e fondarono Pula. Qui a Pula potrete passeggiare per le sue strade e godervi il lusso più esotico del XXI secolo.

Cosa vedere

Anfiteatro: L’anfiteatro – che si trova in Flavijevska ulica / Scalierova ulica – molto ben conservato, risale all’epoca di Augusto e Vespasiano, secolo I, lo stesso periodo in cui fu costruito il Colosseo di Roma. Questo anfiteatro arrivò ad ospitare durante gli spettacoli dei gladiatori fino a 20.000 persone. Ha una pianta ellittica, l’asse maggiore misura 130 metri di lunghezza, si contano 72 archi e può ospitare fino a 5000 spettatori.

La pietra caliza locale fu utilizzata per la sua costruzione e durante il Medioevo fu utilizzato come scenario di tornei medievali. Oggi ospita il Festival dell’Estate in cui vengono rappresentate ogni anno diverse opere, festival equestri e concerti.

I passaggi sotterranei utilizzati in origine dai gladiatori sono oggi sale da esposizione dedicate alla tradizione viticola e alla coltivazione dell’oliva, la quale cresce in Istria fin dall’antichità. Tra gli oggetti esposti troviamo ricostruzioni dei macchinari utilizzati per la produzione di olio di oliva e vino (mulini, presse, recipienti) e le anfore usate per immagazzinare e trasportare l’olio e il vino. L’anfiteatro si trova fuori dalle vecchie mura della città a causa delle sue dimensioni. La via che lo univa alla vecchia città romana era conosciuta come la Via Flavia e fu costruita anch’essa durante il regno di Vespasiano.

Arco del Trionfo dei Sergi o Porta d’Oro: fu eretto tra l’anno 29 e 27 A.C. dalla famiglia romana Sergi in onore a tre suoi membri che ricoprivano cariche importanti a Pula in quel periodo. Questo arco trionfale fu orientato verso la Porta Aurea della città, così chiamata per via dell’arco riccamente adornato da elementi dorati. La porta e le mura furono abbattute all’inizio del XIX secolo come conseguenza dell’espansione della città. L’arco fu costruito in stile corinzio con forti influenze elleniche e dell’Asia minore; la via adiacente è una zona commerciale e la piazza dove si trova l’arco è spesso scenario di eventi culturali e spettacoli.

Foro e Tempio di Augusto: Il tempio di Augusto fu dedicato alla Dea Roma e all’Imperatore Augusto. Venne costruito secondo gli schemi costruttivi tipici dei templi romani tra gli anni 2 e 14 D.C., periodo in cui morì l’imperatore. Tuttavia la sua funzione non fu sempre la stessa e cambiò con il passare dei secoli: fu infatti utilizzato come chiesa, granaio e, all’inizio del XIX secolo, come Museo Archeologico. Nel 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale, fu bombardato e distrutto completamente. Venne ricostruito tra il 1945 e il 1947 e qui vi si trova un’importante collezione di rilievi e sculture in pietra e bronzo. L’altro tempio gemello, del quale si conserva solo la parete posteriore, si pensa sia stato costruito nello stesso periodo e con lo stesso stile e fu chiamato Tempio di Diana.

Palazzo Comunale: Quando Pula era una città-stato libera venne costruito un palazzo nell’antico foro quale sede del governo autonomo municipale. Durante la dominazione veneziana divenne sede del ducato, mentre oggi è la sede del municipio.

Le continue modifiche e i continui ampliamenti dell’edificio hanno fatto sì che oggi si possa ammirare una sovrapposizione di stili architettonici, dal Romanico fino al Rinascimento. L’iscrizione sulla facciata principale risale alla data di costruzione del palazzo comunale, il 1926. Quest’anno si riferisce anche al primo grande restauro e al primo ampliamento perché la sede era senza dubbio occupata da un altro edificio con la stessa funzione. Dell’edificio spiccano in particolare le sculture di Telamon e della sirena, le colonne rinascimentali e le finestre barocche.

Mosaico “il castigo di Dirce”: Durante i ripetuti bombardamenti in città durante la Seconda Guerra Mondiale che danneggiarono il suo Patrimonio Artistico, vennero alla luce una serie di mosaici appartenenti alle vecchie case romane su cui furono costruiti alcuni edifici, accanto alla Cappella di Santa Maria Formosa. Il più impressionante di tutti è quello che presenta la scena mitologica del castigo di Dirce, in cui Aphion e Zeus stanno legando Dirce a un toro come castigo per l’invidia di Dirce e la crudeltà verso Antiope. Questa scena è rappresentata nel centro del mosaico (12 m x 6 m). Il mosaico si divide in due sezioni uguali formando un insieme di 40 aree adornate con motivi geometrici e animali (pesci e uccelli). Si crede che il mosaico coprisse un tempo il pavimento di una camera centrale di una vecchia villa romana, risalente probabilmente a partire dal III secolo.

Porte e Mura della città: Durante il Medioevo la città era cinta da mura in cui vi erano 10 porte. Nel XIX secolo lo scopo difensivo era irrilevante e più che altro limitava l’espansione della città.
Fu quindi deciso di abbattere le mura, tranne il frammento di mura situato tra le porte gemelle e la Piazza dei Giardini, che possiamo ammirare ancora oggi. Le porte gemelle, così chiamate per la presenza di due archi attraverso i quali si accedeva alla città vecchia, furono costruite tra i secoli II e III e conducono oggi al museo archeologico e al Castello.

Porta di Hercules: è situata tra due torri, probabilmente di origine medievale. Nel luogo dove si trovava l’arco danneggiato, appena riconoscibile, è conservata la testa scolpita di Hercules. Ancora più interessante è il fatto che lì vicino si trova un’iscrizione danneggiata con i nomi dei due funzionari romani Lucius Calpurnius Piso e Gaius Cassius Longinus, a cui il senato romano aveva affidato l’incarico di creare una colonia romana nell’attuale Pula. Pula fu infatti fondata tra l’anno 47 e 44 A.C.

Il Foro: questo luogo continua ad essere la piazza principale di Pula. Si trova ai piedi della collina centrale, nella parte occidentale della città vicino al mare. La costa dove fu costruito il foro nel I secolo a.C. dovette essere modificata per un ampliamento dell’area. Il foro era il nucleo della vita della città, centro religioso, amministrativo, legislativo e commerciale. Nella parte nord del foro furono costruiti due tempi gemelli e uno centrale dedicato a Giove, Giunone e a Minerva. Solo il tempio di Augusto è rimasto intatto fino ai giorni nostri, mentre del secondo tempio rimane solo la parete posteriore sulla quale, secoli più tardi (nel XIII secolo) si sarebbe costruito il Palazzo Comunale. Durante la costruzione di edifici nuovi furono inoltre trovati ulteriori resti.

Chiesa e monastero di San Francesco: si trova nel versante della collina, tra il foro e la strada circolare superiore. Questo complesso monastico dedicato a San Francesco di Assisi fu costruito nel XIV secolo sulle rovine di un antico tempio. La chiesa fu costruita nel 1314 in stile romanico tardivo (ptotogotico), ovvero con ornamenti gotici, in un edificio semplice, in stile tipico dell’ordine dei francescani.

Cattedrale dell’Assunzione della Vergine Maria (1640): è ubicata nella via principale, in quella che fu l’antica Via Flavia che univa l’Anfiteatro al foro. Fu costruita sulle vecchie catacombe in cui i cristiani si rifugiavano durante l’epoca della loro persecuzione (fino al IV secolo). A partire dal V secolo assunse la forma attuale. Oggi i resti più antichi conservati di questa basilica paleocristiana si possono visitare all’esterno poiché la parte più inferiore della parete esteriore risale a questo periodo. Davanti alla chiesa venne costruito nel secolo V un battistero crociforme, ma fu poi distrutto nel 1885. All’inizio del XVI secolo fu aggiunta una nuova facciata rinascimentale mentre davanti alla chiesa, nella seconda metà del XVII secolo (1671-1707), venne costruito un campanile utilizzando parti dell’anfiteatro.

Chiesa Ortodossa di San Nicola: costruita nella seconda metà del VI secolo prendendo a modello alcuni frammenti provenienti da Ravenna. La chiesa fu dedicata alla Vergine Maria benedetta ma dopo la sua ricostruzione (intorno al 1200) fu affidata alla comunità greca ortodossa di Pula, formata da immigranti provenienti da Cipro. Oggi appartiene alla chiesa ortodossa della Serbia.

Cappella di Santa Maria Formosa: è una delle due cappelle costruite nel VI secolo come parte di un’abbazia benedettina demolita nel XVI secolo. Il pavimento e le pareti furono adornate con mosaici, alcuni dei quali sono oggi conservati nel Museo Archeologico dell’Istria. Grazie alle sue dimensioni, al metodo usato per la costruzione e al buono stato di conservazione, la cappella rappresenta un’opera architettonica straordinaria di quel tempo.

Castello: si trova sulla collina più alta di Pula, a 32,4 metri sul livello del mare. Si tratta di una fortezza costruita dai veneziani nel 1630 a forma di stella con quattro bastioni che aveva l’obiettivo di proteggere la città e il suo porto poiché in quel periodo la città aveva una grande influenza nel commercio marittimo nella zona nord del Mar Adriatico. Il castello ospita oggi il Museo Storico dell’Istria.

Museo Storico dell’Istria: dal 1961 il Museo Storico dell’Istria conserva il patrimonio nazionale e universale dell’area, dall’Alto Medio Evo fino alla storia recente. Il museo è diviso in tre sezioni: storia di Pula, storia medievale dell’Istria e storia moderna dell’Istria. In esso potrete trovare importanti collezioni di cartoline, fotografie, mappe, macchinari per la costruzione di navi, strumenti di uso quotidiano, distintivi, diplomi, sigilli e monete, collezione di uniformi militari e molto altro…

Teatro Romano Piccolo: Nei versanti nord-est della collina centrale della città, sotto il castello, si trovano i resti di un teatro romano. Oltre all’anfiteatro, a Pula si trovavano anche due teatri risalenti al periodo romano. Il più grande, che non si è conservato, si trovava fuori dalla città, sui versanti della collina di Zaro (Monte Zaro), a sud delle mura della città. L’altro teatro, conosciuto come il teatro romano piccolo, si trovava tra le mura. Di esso vennero ricostruiti parti del palco, l’orchestra semicircolare e l’area destinata al pubblico. Sotto il teatro si trova l’edificio del ginnasio reale tedesco convertito nel 1930 nel Museo Archeologico dell’Istria.

Museo Archeologico dell’Istria: Nel 1802 iniziò la raccolta dei resti che si trovavano nel tempio di Augusto a opera del maresciallo Marmont. La collezione venne gradualmente arricchita e nel 1930 fu aperta al pubblico per la prima volta. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale parte della collezione fu espoliata dagli italiani, nel 1949 il Museo aprì nuovamente le porte con il nome di Museo Archeologico dell’Istria. Dopo un lavoro sistematico e con grandi sforzi, dopo essere riusciti a ottenere indietro dall’Italia i resti archeologici nel 1961, il palazzo del museo fu rinnovato e gli oggetti furono esposti in un’ottica didattica. Nel 1973 vennero aggiunte nuove sezioni e realizzati nuovi ampliamenti con l’apertura della sala preistorica e la sala espositiva in cui si trovano oggetti appartenenti all’epoca romana e medievale.